Colombo

Colombo

Dopo cinque anni di sold-out in Inghilterra, America e Francia e una trionfale tournée italiana, torna a teatro lo spettacolo con il protagonista più amato di sempre nei telefilm degli anni Settanta e Ottanta: il tenente Colombo!
“Prescription Murder” (titolo originale) è un testo scritto nel 1962 da William Link e Richard Levinson, acclamati artefici di pièce di successo ed è andato in scena per la volta al Curran Theatre di San Francisco nello stesso anno, lo spettacolo tenne banco a Broadway nel 1966 con un successo e popolarità tali da stimolare
gli autori a creare un ciclo di puntate per il piccolo schermo, andate in onda a partire dal 1968.
Nel testo si trovano già tutti i temi e lo stile del personaggio di Colombo: un uomo trasandato e maldestro, che apparentemente ama compiacere gli altri e che tende a sminuire le sue doti d’investigatore e di uomo, ma che in realtà è sagace e ironico, un fine conoscitore della natura umana, capace di apparire e scomparire nei luoghi e nei momenti più impensati con infallibile tempismo.
Come in tutti i telefilm, anche qui, lo spettatore è da subito testimone dell’omicidio: il dottor Fleming è un brillante psichiatra di New York, che non riesce più a tollerare il matrimonio con la moglie, una donna possessiva che ha sposato solo perché ricca. Assieme alla sua giovane amante Susan, un’attrice di soap, architetta il piano perfetto per uccidere la moglie.
Ma sulla sua strada troverà il tenente Colombo.
Dalla prima scena in poi, il racconto si dipana non sulla traccia del “chi è stato” come accade in Agatha Christie, ma sul filo del “come fare a prenderlo”, con il modesto ma acuto Colombo che lavora ostinatamente per smascherare l’alibi “perfetto” dell’assassino. Un indizio apparentemente insignificante alla volta – lacci delle scarpe, caviale, aria condizionata – il duello tra Colombo e lo psichiatra si dipana fino ad arrivare ad un sorprendente epilogo.